Parco geologico Cava di Monticino

Parco museo

Inaugurato il 10.06.2006, alla sua realizzazione hanno contribuito le Università di Bologna e Firenze, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna e il Comune di Brisighella.

Il parco si trova a ridosso dell'abitato di Brisighella, nei pressi del colle sovrastato dalla chiesa del Monticino.
L'accesso è libero.
Il territorio fa parte dell'area della Vena del Gesso romagnola, si sviluppa in zona collinare sulle pendici del monte Rontana.
E' stato per circa settant'anni sfruttato da una cava per l'estrazione del gesso, attività che si è interrotta negli anni '80.
Sito di particolare importanza geologica e paleontologica, nel 1985 sono stati ritrovati i primi fossili di vertebrati vissuti in questi luoghi oltre 5 milioni di anni fa.
>Interessante il percorso attrezzato ad anello, dotato di grandi cartelli informativi illustrati che riportano le notizie di carattere geologico e paleontologico necessarie per comprendere la particolarità del luogo.
Complessivamente quasi due ore per l'intera visita che ci conduce fra l'altro anche fino all'ingresso della grotta "Tana della Volpe", posto nel punto terminale di una caratteristica valle cieca.
L'accesso, recintato, è riservato esclusivamente a speleologi tecnicamente preparati.

monticino
parco Monticino
volpe
ingresso tana della volpe

Di forte impatto visivo la ripida parete rocciosa generata dagli scavi ed estrazioni effettuate nel recente passato.
Una vera e propria sezione geologica, che ha facilitato lo studio del sottosuolo.
Sulla parete l'accesso ad una grotta denominata "la grotticella dei cristalli", modesta cavità carsica nella quale le acque non scorrono più da anni, ma nella quale sono stati rinvenuti numerosi cristalli di gesso.
Anche in questo caso naturalmente l'accesso è riservato esclusivamente agli speleologi.

monticino
monticino

Quasi inquietante il paesaggio che si presenta sopra la parete gessosa, si trovano i depositi continentali della caratteristica Formazione a Colombacci, argille verdastre ciottolose contenenti molluschi di habitat salmastro e resti di vertebrati terrestri, seguiti dai più recenti sedimenti marini della Formazione Argille Azzurre.
Il cartello informativo numero 9) Dalla salina alla collina, dalla palude al mare, ben illustra l'origine del fenomeno.
Quasi assente la vegetazione ad alto fusto, il terreno risulta in gran parte spoglio o parzialmente ricoperto dalla vegetazione tipica dei suoli aridi disposti a sud, piccole piante grasse, elicriso, asparago e su tutti predomina la ginestra.

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minticino
monticino
minticino
monticino

Da Brisighella seguire le indicazioni per Riolo - Parco del Carnè.
Percorse poche centinaia di metri in forte salita, in prossimità di una curva a destra prendere deviazione sulla sinistra per "chiesa del Monticino".
Prima di giungere all'edificio religioso si trova sulla destra un piazzaleghiaiato utilizzabile come parcheggio, dal quale si accede direttamente al parco museo.


Si ringrazia per la collaborazione Marco Sami dell'Associazione Pangea di Faenza
L'Associazione - tel 0546-681585 organizza visite guidate per gruppi scolastici e non al Parco Museo del Monticino, Parco del Carnè, Cava Marana, Grotta Tanaccia e altre località dell'Appennino faentino.