SPELEOLOGIA
speleologo e alpinista forlivese
Sezione dedicata alle grotte della Vena del Gesso Romagnola ed all'attività di chi le esplora e studia.
Il territorio
che tratteremo va dalla valle del Santerno, che sale da Imola,
a quella del Lamone, che sale da Faenza. E' una zona in cui pareti
di gesso si alzano prepotentemente dal terreno dando al paesaggio
un aspetto pittoresco, ed in cui all'improvviso nel declivio di una
tranquilla collina, o in un campo coltivato apparentemente uniforme,
si incontrano quelle profonde, eleganti depressioni, caratteristiche
delle aree carsiche, che prendono nome di doline.
Gli affioramenti di questa particolare
roccia evaporitica proseguono importanti nel Bolognese, e qualche “isola” compare
anche in provincia di Rimini, ma qui mi occuperò soprattutto della
fascia collinare compresa fra Borgo Tossignano e Brisighella, dove si aprono
oltre 200 grotte di varie dimensioni.
Ritengo fondamentale
chiarire un paio di concetti: v'illustrerò alcuni itinerari che vi permetteranno
di conoscere queste zone ed individuare gli ingressi d'importanti abissi
e di altre cavità che reputo per un qualche motivo significative;
vi parlerò poi dettagliatamente di alcune di queste grotte, descriverò ambienti
interni e cercherò di farveli apprezzare, di farvi immedesimare
in uno speleologo al lavoro, magari un centinaio di metri sottoterra,
ma vi chiedo di non dimenticare che ognuna di queste
doline è un delicatissimo ecosistema, prezioso, da rispettare e
proteggere sempre, e che l'ingresso in sicurezza in uno qualsiasi degli
inghiottitoi che vi presenterò è possibile solo per chi
possiede una buona conoscenza delle tecniche di progressione speleologica.
Incontreremo pozzi
alti fino a 40 metri, a cielo aperto o nascosti a due passi dall'ingresso,
orli scivolosi, profondi crepi e rocce friabili… penetrare in questi
ambienti ipogei senza la necessaria preparazione espone ad un pericolo
altissimo.
Per concludere, prima di iniziare il nostro “viaggio al centro della terra”, voglio segnalare che esiste un'interessante grotta attrezzata per visite accompagnate nei pressi di Brisighella, si chiama “la Tanaccia”, e che nel territorio sono operativi alcuni gruppi specializzati che annualmente organizzano corsi di Introduzione alla Speleologia: il nostro di Forlì, poi quelli di Mezzano, Ravenna, Imola e Faenza.
Itinerari e grotte nella Vena del Gesso
Possiamo dividere
la Vena del Gesso Romagnola in quattro settori facilmente
distinguibili:
i gessi di Brisighella, intendendo con questa definizione i colli, con le doline e le grotte, che si trovano appena a monte del paese, verso ovest. Qui troveremo la grotta la Tanaccia;
i gessi del monte di Rontana e di Castelnuovo, più ad ovest, in parte protetti e valorizzati dall'istituzione del bellissimo parco naturale Carnè, dove incontreremo alcuni importanti abissi, il Fantini, il Peroni, il Mornig e, nascosta nel bosco, la risorgente dalla quale torna in superficie l'acqua che li ha creati ;
i gessi del monte Mauro e del monte della Volpe, fra la valle del Sintria e quella del Senio, spesso scenografici, sempre misteriosi, che nascondono molte delle grotte più profonde e difficili della regione, alcune delle più complesse e nei quali se ne apre una archeologicamente rilevante, la grotta del Re Tiberio;
i gessi del monte del Casino, fra la valle del Senio e quella del Santerno, caratterizzati da spettacolari pareti rocciose, le più belle ed imponenti, e dalla presenza di un esteso reticolo di grotte impegnative oramai quasi tutte collegate fra loro.