GALEATA

Comune della valle del Bidente
Provincia Forlì-Cesena
Altezza sul mare metri 235
Comunità Montana Appenino Forlivese

Frazioni: Pianetto, San Zeno

Superficie territorio comunale kmq 63

c.a.p. 47010
prefisso telefonico 0543
codice catastale D867

Galeata

Distanze:
dalla Via Emilia Km 33
dal Passo Calla Km 33
Posizione N 43° 59' 53" E 11° 54' 42"
mappa

 

L'antica Mevaniola, la potente abbazia di S. Ellero, le "radici" di Galeata

abitanti Galeatesi
Patrono 15 maggio Sant'Ellero

Seguitando per la strada del fiume fra li monti si giunge a Cusercolo, piccolo castello, ove è un ponte, per lo quale si passa da l'una riva all'altra del fiume. Più oltre evvi Civitella alla sinistra del fiume, et dopo due miglia nella bella valle vedesi Galeata, che sono tre contrade molto ricche et assai civili...........
Ivi è un'abbazia di S. Hilario che in quella visse con grande austerità di vita et santità, et lì sta il suo corpo da tutti li incoli in somma venerazione, et già fu abitazione di monachi.
Ella è diocesi da sé, però soggetta alla metropolitana chiesa di Ravenna, et non molto da longe sta l'abazia dell'Isola già loco di monaci camaldu- lensi. Nel fine di questa valle appare sopra lo colle una for- tissima rocca detta Pianetto.
(Fra Leandro Alberti descrizione di tutta Italia - Bologna 1550)


(Galiata, già Caligata) nella Valle del Bidente. – Borgo dove fu un castello, attualmente capoluogo di comunità, residenza di un potestà di terza classe sotto il Vicariato R. della Rocca S. Casciano, con antica chiesa arcipretura (S. Pietro in Bosco) nella Diocesi di San Sepolcro, già della badia di S. Ellero, in origine di Forlinpopoli e Bertinoro, Compartimento di Firenze.
È situato sulla sinistra del fiume Bidente lungo la strada provinciale che da Forlì per Meldola e Civitella di Galeata rimonta la valle dei tre Bidenti. – Il borgo principale è
fiancheggiato da decenti abitazioni, per la maggior parte fornite di portici, con vasta piazza per i marcati situata alla testa del borgo. – Trovasi nel gr. 29° 34’ 4” longitudine e 44° latitudine; 8 miglia toscane a scirocco della Rocca S. Casciano, 16 miglia toscane a ostro di Forlì, 3 e 1/2 a settentrione di Santa Sofia, e 12 miglia toscane circa a settentrione-maestro di Bagno.
(E. Repetti Dizionario geofgrafico della Toscana 1835)

Galeata - la cittadina

Palazzo del Podestà e torre dell'orologio

posto in via Zannetti - già palazzo comunale, la sua attuale struttura risale al 1636. Sulla facciata sono presenti gli stemmi in pietra dei podestà e il marzocco (leone in pietra che sorregge lo stemma del Comune datato 1437).

Palazzo del Podestà'
Palazzo del Podestà

Palazzo Zannetti

Portale con stemma del casato, e sulla facciata lapide datata 1777 che ricorda la visita del Granduca Pietro Leopoldo
"PETRO LEOPOLDO MAGNO ETRURIAE DUCE ANNUENTE QUI ROMANDIOLAM SIBI SUBIECTAM PEREGRANS ET GALEATAM VENIENS HAC IN DOMO FERE BIDUUM MANSIT FORTUNATI OSPITES IO : ET CAM : ZANNETTI FRATRES NE POSTERIS TANTUS HONOR LATERET HUIUSMODI MONUMENTUM POSUERE XVII KAL. OCTOBRIS A.D. MDCCLXXVII"

zanetti
Palazzo Zanetti

Pieve San Pietro in Bosco

Posta in piazza Palareti, edificata sui resti di un più antico tempio pagano, fu consacrata nel 1180.
Restaurata più volte, l'aspetto attuale in stile neogotico risale alla ricostruzione effettuata dopo il terremoto del 1918.

rupe

La rupe

grande formazione marnoso arenacea (200 mt di altezza per 500 di larghezza), a strapiombo sull'alveo del fiume Bidente.

teatro
Teatro Comunale

 

Chiesa del Pantano

Antica chiesa (consacrata nel 1295) posta a nord di Galeata (strada per San Zeno, poi via Pantano).
Prima di giungere alla chiesa all'altezza di una curva sinistrosa, lapide che indica il luogo dove sorgeva l'antico palazzo di caccia di Teodorico.
Al bivio successivo prendere a destra (strada stretta ed in leggera discesa).

pantano
Chiesa del Pantano

Palazzo di caccia di Teodorico
Posizione N 44°0'20" E 11°54'47"

Da Galeata seguire le indicazioni per San Zeno - Firenze, poi i segnali turistici.
Nel pressi del monte delle Forche fu edificato il palazzo di caccia di Teodorico (497 d.c.), venuto in queste terre per far restaurare l'acquedotto che portava l'acqua a Ravenna.
I primi scavi risalgono al 1942, ed hanno portato alla luce una fornace, alcuni condotti di canalizzazione e un'area termale.
Altri scavi sono tutt'ora in corso e l'intera area risulta recintata e ricoperta da un tendone.

stele nei pressi degli scavi:
all'inizio del V secolo Teodorico Re degli Ostrogoti per oltre sei lustri da Ravenna l'Italia dominando volle in questo luogo edificato singolare palazzo per la caccia eletta dimora

teodorico
Palazzo di Teodorico

La fontana

Posta circa a metà della salita che conduce al centro del paese (provenendo da Forlì).
Quasi un simbolo della cittadina, per decenni con la sua freschissima acqua è punto fisso di approvvigionamento per i gitanti che risalgono la vallata .

fontana
la fontana

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