DOVADOLA
  Comune della valle del Montone
                    Provincia Forlì-Cesena
          Comunità Montana Acquacheta
          Superficie territorio
                    comunale kmq 38,77 
Frazioni: Casone, Montepaolo Comunità Protetta
c.a.p.
                    47013 
                    prefisso telefonico 0543 
  codice catastale 
                D357
 
  			Distanze: 
                  dalla Via Emilia Km 19
                  dal Passo Muraglione Km 35 
                  Posizione N 44° 7' 20" E 11° 53' 13"   
 
 
L'antica "duo vadora" 
                    (la città dei due guadi) nome che deriva dalla posizione 
                    del centro urbano rispetto al corso del fiume Montone.
                    "Patria Romagnola" del tartufo 
                    bianco. 
abitanti Dovadolesi 
                      patrono Sant'Andrea 30 novembre 
(E. Repetti Dizionario della Toscana voil. II 1835)
Dovadola - la cittadina
 
 
 					piazza Cesare Battisti
 
 
					torre dell'orologio
 
 
 					Torre dell'orologio
La torre sovrasta l'antica porta di acceso alla città murata, e sulla facciata ad ovest è posto un orologio (da qui il nome).
 
 
					La murata
L'antico nucleo fiorentino, borgo che dava direttamente accesso alla rocca, a cui si accede dalla volta della torre dell'orologio.
 
 
 					Loggiato delle insegne dei Capitani del Popolo
Piazza Cesare Battisti, nel loggiato 
                    a quattro archi sono conservati gli stemmi in pietra dei Capitani 
                    Reggenti.
 
 
					Palazzo Biscia
Posto in Piazza Cesare Battisti, fu di proprietà della famiglia Raineri Biscia, casata alla quale appartenne Antonio Raineri Biscia (1780-1839) orientalista e polittologo di fama europea.
Abbazia di S. Andrea
In Via Badia, fuori dal centro storico 
                    in direzione Rocca S.C. 
                    Dal centro del paese proseguire verso Rocca S.C. fino a
                      raggiungere una piazzetta dove occorre deviare sulla
                      destra ed oltrepassare il ponte sul Montone.
                  Dopo circa 1 Km si giunge alla Abbazia.
                   Circondata
                      da un parco ricco di piante secolari (abeti e ippocastani),
                      con a fianco l'antico edifico monastico, successivamente
                      trasformato in villa ed attualmente destinata a luogo di
                      ospitalità per i visitatori del sarcofago di Benedetta
                      Bianchi Porro conservato nell' Abbazia.
                    L'intero complesso, recentemente ristrutturato, luogo di culto molto conosciuto
oggetto di pellegrinaggio, al suo interno in un sarcofago di bronzo riposano
le spoglie mortali della Beata Benedetta Bianchi Porro.
  Giovane poliomelitica affetta da una grave malattia, raro esempio di carità e
  virtù, dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica, per il comportamento e la fede mantenuti in vita nonostante le sofferenze, e in seguito beatificata da Papa Francesco nel 2019.
 
 
 					Abazzia di Sant'Andrea
Provenendo da valle si trova, poco dopo il ponte sul fiume Montone, sulla sinistra, sopra al nuovo tunnel stradale della SS 67.
Torre a sezione quadrata 
                    alta 30 metri, all'interno sei stanze sovrapposte servite 
                    da una scala a chiocciola.
                    Fortificata nel XII secolo da Marcoaldo Guidi, probabilmente 
                    costruita sugli avamposti longobardi.
Fabbricato in corso di risanamento/ristrutturazione - non accessibile
                    vedi scheda castello 
 
 
 					Rocca dei Conti Guidi

