Dal Sillaro al Senio 
            gita di una giornata  nelle
                medie e basse valli dei fiumi Sillaro, Santerno e Senio
            Periodo
              consigliato - tutte le stagioni
              
            Km 116
 
      La Valle del Sillaro 
            fino a Sassoleone 
tratto di Km 29 
Questo
              itinerario parte da Castel San Pietro (75 m) cittadina industriale
              e termale posta sulla via Emilia fra Imola e Bologna.
Seguire le indicazioni per Valle del
              Sillaro e Sassoleone e ben presto, lasciato l'abitato,
              ci troviamo a costeggiare il torrente Sillaro, confine convenzionale
              fra la "Romagna" e l'Emilia. 
              Il
                primo abitato che incontriamo è San Martino in Pedriolo. Da qui è possibile
                effettuare un'interessante deviazione fino a Fiagnano (svoltare
                a sinistra seguendo segnale turistico, poi ai successivi bivi
                restare sulla Via Fiagnano) Alcuni chilometri su questa stradina
                asfaltata ma stretta e tortuosa ci portano sul crinale dove sorgono
                l'antico castello ed il campanile dell'antica chiesa. 
                Di notevole
        interesse i calanchi del Pliocene sui quali poggiano le costruzioni.
Ritornati
              sulla provinciale continuiamo a risalire la valle, in questo punto
              larga e caratterizzata da ampi specchi d'acqua, fino a raggiungere
              il moderno Villaggio della salute, centro specializzato in bagni
              termali, di sole, e centro dell'agriturismo Wellness, in zona ecologicamente
              incontaminata e con più di
            60 chilometri di percorsi in ambiente pedecollinare caratteristico.
			Con un ampio semircerchio
				  aggiriamo il Poggio del Falchetto (mt. 543) mantenendoci sempre
				  in fregio al torrente, con percorso su strada stretta e tortuosa.
				  Il paesaggio circostante è brullo,
				  caratterizzato da bassa vegetazione, numerose le formazioni di
				  argille compatte.
				  La strada inizia poi ad inerpicarsi decisamente abbandonando il
				  corso del torrente per giungere in breve tratto a Sassoleone (430
				  m) antico fortilizio medioevale, 
				  
				  
				  caratteristiche la vecchia 
				  piazzetta e l'antica  torre del castello oggi utilizzata come campanile.
				  Ampi i panorami sulle valli del
		    Sillaro e del Sellustra.
Proseguiamo per circa un chilometro
				  su una selletta a cavaliere fra le valli del Sillaro e del Santerno,
				  fino a giungere ad un bivio.
		  Proseguendo diritto si può raggiungere il Passo della Raticosa,
				  noi giriamo a sinistra verso Castel del Rio. 
 
 
					calanchi a Fiagnano
 
					Sassoleone
Sassoleone - 
				  Castel del Rio - 
	    Coniale 
	    tratto Km 16,5 (dal bivio) 
Veloce
              discesa di 6 chilometri e raggiugiamo il fondovalle. 
Si esce sulla Provinciale 610 (Montanara) che seguiamo svoltando
              a destra, verso monte. Poche centinaia di metri e siamo a Castel
              del Rio (mt. 218) antica roccaforte della famiglia degli Alidosi
              di cui resta l'imponente castello.
La
                località merita sicuramente una sosta. 
                Oltre
                al cennato castello sede del museo della guerra e del "cortiletto
                della fontana", si consiglia una visita al borgo antico,
                egregiamente conservato, e la breve escursione fino al famoso
                Ponte degli Alidosi, autentico capolavoro di ingegneria.
In posizione dominante l'abitato sono ben visibili i resti del Castello di
  Cantagallo, raggiungibile sia in macchina che a piedi, attraversando il ponte
  Alidosi e proseguendo per un paio di km.
                Riprendiamo
              il nostro viaggio proseguendo lungo la provinciale Montanara verso
              monte (direzione Firenzuola) risalendo il corso del Santerno, pochi
              chilometri e superiamo la frazione Valsalva e subito dopo troviamo
              la frazione Moraduccio.
Siamo ai confini con la Toscana. 
Fare attenzione sulla destra, su un poggetto, al di là del fiume, è facile
  scorgere l'antico e disabitato paese di Castiglioncello.
                Raggiungibile esclusivamente a piedi, con breve ma intensa salita,
              avendo tempo e con la buona stagione ne è consigliata
                l' escursione.
(sulla destra poco visibile troviamo uno stradello
                asfaltato che scende fino al greto del fiume Santerno dove è possibile
            parcheggiare l'auto e proseguire su stradello fino a Castiglioncello). 
Riprendiamo il nostro percorso, ammirando la
                vallata del Santerno che in questo breve tratto di 4 chilometri
                presenta diversi punti di notevole interesse geologico e paesaggistico,
                fino a giungere alla frazione Coniale.
Qui prendere deviazione a sinistra per Palazzuolo sul Senio. 
		    
					
					
 
 
					Ponte Alidosi
 
					Castiglioncello
Coniale - 
				  Palazzuolo
				  tratto Km 18
Percorriamo
              il passo del Paretaio ( o del monte Faggiola), sono circa 18 chilometri
              altamente panoramici da gustare con la dovuta tranquillità.
Poche curve e sulla sinistra incontriamo l'interessante parrocchiale
              di San Patrizio ai Tirli, dal parcheggio antistante alla chiesa
              bel colpo d'occhio sul crinale dirupato di Castellaccio di Tirli
              (mt 792). 
La salita prosegue su strada stretta e tortuosa da affrontare con
              la dovuta  cautela, e i numerosi  scorci panoramici sulla
              sottostante ampia valle del Santerno invitano a numerose soste. 
Guadagnato il passo (mt. 880) si apre all'orizzonte la vista
              sul dolcemente ondulato controcrinale
              che divide le vallate del Senio e del Lamone.
Circa 8 chilometri di discesa fra boschetti e coltivi, attraversando
              un territorio scarsamente popolato, e raggiungiamo Palazzuolo
        sul Senio. 
 
 
					Passo Paretaio
 
					Passo Paretaio
Palazzuolo - 
				  Casola 
				  tratto Km 16 
Siamo
              nella vallata del Senio,  bellissimo corso d'acqua dell'Appennino
              che nasce nei pressi del Passo Sambuca e dopo un percorso di circa
              90 chilometri si immette nel fiume Reno.
Il suo corso è accompagnato dalla provinciale di fondo valle "Casolana"
              nella quale ci immettiamo all'altezza di Palazzuolo.
 
              Pittoresco centro abitato
              dell'Appennino, amministrativamente sotto la giurisdizione della
              Regione Toscana, già possedimento della potente famiglia
              degli Ubaldini, in epoca Medicea divenne
              centro del potere e sede del Capitanato.
Una sosta è d'obbligo, per una rilassante passeggiata 
              lungo l'argine del gorgogliante Senio che lambisce ed
              attraversa il centro abitato, e per ammirare le tante testimonianze
              di un importante passato.
              L'austero
			      Palazzo dei Capitani, il caratteristico Vicolo dell'ore, l'aerea
			      piazza Strighelli sono solo alcune delle tante particolarità che
			      questo piccolo centro montano può offire alla vista del visitatore. 
			      Da Palazzuolo riprendiamo il nostro percorso seguendo la provinciale
			      Casolana verso valle, direzione Casola - Riolo.
			      Pochi chilometri e sulla destra, ben segnalata, una breve deviazione
			      da non perdere. 
			      Siamo alla Badia di Susinana, monastero Vallombrosano
            fin dal 1090, posto su un poggetto al di là del fiume.
Attualmente in gran parte di proprietà privata, il piccolo
            nucleo visitabile conserva intatto  l'antico e austero
            splendore.
Molto interessante anche la visita ad un imponente mulino fortificato
            situato nei pressi della Badia  raggiungibile per antico
            percorso in parte ancora selciato.
 
 
					Palazzuolo sul Senio
 
					Badia di Susinana
Casola Valsenio  - 
				  Riolo terme 
				  tratto Km 12 
Riprendiamo
              il nostro percorso e raggiungiamo velocemente la frazione di Castagno,
              rientrando così in Romagna.
Poche centinaia di metri e nei pressi della frazione Mercatale,
              consigliata una   breve sosta all'interessante 
 Chiesa di S. Apollinare (secolo XIV) con campanile in stile romanico.
Restano ora 7 chilometri e giungiamo a Casola Valsenio (mt.
 195) località che ha legato il suo nome alle erbe officinali e ai frutti dimenticati.
 Interessante il centro
              storico e consigliata la visita ai ruderi della "chiesa di sopra"
              (secolo XIII) che dominano il paese da un'altura posta sulla sinistra
                orografica della valle. 
Restano alcuni ruderi ed il campanile a vela.
Proseguendo verso Riolo, subito fuori dal paese lungo la provinciale del
  passo del Prugno visitabile il famoso             giardino
              delle erbe 
  di Augusto Rinaldi Ceroni, mostra permanente di piante aromatiche,
  medicinali, da essenza e cosmesi. 
  Ripresa la
              provinciale Casolana, dopo poche centinaia di metri sulla sinistra
   notare la bella Villa del Cardello, già foresteria dell'Abbazia di
   Valsenio, fu dimora dello scrittore Afredo Oriani (1852-1909), costituisce
   un raro esempio di abitazione signorile romagnola. 
Ancora poche centinaia di metri e sulla destra troviamo il monumento principale
   di Casola, l'imponente Abbazia di Valsenio, complesso benedettino di particolare
   pregio architettonico e storico che risale al X secolo. 
Proseguendo
              verso valle ben presto compare l'inconfondibile catena selenitica
              della vena del gesso, che taglia trasversalmente la vallata del
        Senio all'altezza di Borgo Rivola. 
        Sulla destra, inconfondibile,
              la sagoma del "bucherellato" monte
              Tondo, sede di una cava per l'estrazione del gesso.
Sulle sue pendici si apre la grotta di re Tiberio, sicuramente
              la più nota
  della Vena per i numerosi ritrovamenti che testimoniano una frequentazione
              dell'uomo protratta per diversi millenni.
Per la visita è necessario il permesso della società che gestisce
  la cava. 
  Pochi chilometri
		      e giungiamo alla cittadina di  Riolo terme (mt.
		      98) sede di un importante stabilimento termale 
  
   attivo dal 1877, immerso in un rigoglioso parco nel quale dimorano sequoie
        secolari. 
        Il centro storico raccolto
		      in una cerchia muraria ben conservata che risale al XIV secolo,		  è posto
		      su un terrazzo quaternario a sinistra del fiume, ed è caratterizzato
		      dall'imponente rocca a pianta quadrangolare con tre torrioni tondi
		      ed il maschio a pianta quadrata, chiaro esempio di fortificazione
		      militare quattrocentesca.
La configurazione attuale risale al periodo di dominio di Caterina Sforza. 
Percorriamo l'ultimo tratto della valle del Senio e in circa 9 chilometri ci troviamo a Castel Bolognese e quindi sulla via Emilia, a soli 13 chilometri da Castel San Pietro, punto di partenza della nostra escursione.
Casola Valsenio - chiesa di sopra
 
					Riolo Terme - la rocca
