Valle del Marecchia

Il Fiume Marecchia (anticamente Ariminio) nasce da Monte Zucca (m 1258) - rilievo che fa parte della catena Alpe della Luna - e confluisce, dopo un percorso di circa 90 Km. in Adriatico, in due rami di cui uno è il porto-canale di Rimini.
Durante il suo corso attraversa due provincie, nella parte più alta la provincia di Arezzo, nella parte media e bassa la provincia di Rimini.
Il suo corso è accompagnato dalla strada di fondovalle SS 258 Marecchiese
Scendendo la vallata bagna i territori di questi Comuni:

Badia Tedalda
Casteldelci
(sull'affluente di sinistra Senatello)
Sant'Agata Feltria

Pennabilli
Maiolo
Novafeltria
Talamello
San Leo
Verucchio
Torriana
Poggio Berni

La vallata si risale partendo da Rimini (seguire le indicazioni per Verucchio) oppure da Santarcangelo di Romagna (seguire le indicazioni per San Marino)

La valle del Marecchia si diversifica notevolmente rispetto alle valli poste più a nord.
Nel tratto compreso tra i fiumi Santerno e Savio le valli sono disposte perpendicolarmente rispetto alla dorsale appenninica formando un'omogenea struttura " a pettine" caratterizzata da strette dorsali che degradano verso il mare Adriatico.
Nel Montefeltro di contro le valli sono caratterizzate da scoscendimenti intervallati da affioramenti rocciosi fortemente modellati dagli agenti atmosferici. Le formazioni marnoso arenacee lasciano qui il posto ad argille scagliose dalle quali emergono rupi alte e tagliate, formate prevalentemente da arenarie e argille.
Per questa diversa conformazione, unita alla cruenta storia medioevale che ha caratterizzato questo territorio, i principali nuclei abitati sono sorti e si sono sviluppati sugli spuntoni rocciosi che costeggiano il fondovalle.
(fa eccezione la sola "moderna Novafeltria" che si trova sul fondovalle)
Volendo visitare i principali centri sarà quindi più volte necessario lasciare la direttrice principale di fondovalle (SS258 Marecchiese).

Provenendo da Santarcangelo, la strada corre pianeggiante e lontana dal letto del fiume. Superiamo velocemente Poggio Berni, l'industrializzata Santo Marino, e dopo circa 8 Km troviamo il bivio sulla destra per Torriana.
La strada inizia a salire ed in poco più di tre chilometri ci troviamo ai piedi di una rupe, alla cui sommità svetta il restaurato castello.
Dalla nuova città, edificata ai piedi della rupe, si può ammirare un fantastico panorama sulla valle del Marecchia, e sull'altura al di là del fiume si può riconoscere facilmente Verucchio, nostra prossima meta.

Prima di scendere è consigliata la breve deviazione fino all 'antico borgo e castello di Montebello (deviazione segnalata a destra al termine dell'abitato ).

Marecchia
Marecchia

Lasciamo Torriana, procedendo verso monte, ed al bivio prendiamo a sinistra (indicazioni Villa Verucchio), una breve discesa e ci troviamo a fondovalle, attraversiamo il ponte sul Marecchia, superiamo la frazione Ponte Verucchio e raggiungiamo la SS258 Marecchiese. Pochi chilometri sulla stessa (verso monte) ed occorre effettuare subito un'ulteriore deviazione (a sinistra) per raggiungere Verucchio. Antico borgo con castello ben conservato, posto su uno sperone roccioso che domina la Valmarecchia.
Si ridiscende fino a raggiungere la statale per proseguire verso monte, circa 6 Km e all'altezza di Pietracuta occorre deviare, sempre a sinistra. In circa 10 Km si raggiunge il centro forse più rinomato dell'intera valle, San Leo, arroccata su di un enorme masso. Patria storica di tutto il Montefeltro, nell'antichità questo castello riuscì a guadagnarsi il titolo di potentissima ed imprendibile rocca.

Riguadagniamo il fondovalle, scendendo per la strada che passa nei pressi di S'Igne, e rientriamo sulla statale all'altezza di Secchiano. Poco meno di 4 Km ci separano da Novafeltria, già feudo dei Malatesta con privilegio di produrre polvere da sparo, asilo per contrabbandieri e briganti, oggi il maggiore centro commerciale/industriale dell'intera valle.

Marecchia
Marecchia

Una breve deviazione ci conduce all'antico comune di Talamello, ridente abitato alle pendici del monte Pincio, balcone naturale su Novafeltria e la Val Marecchia.
Al di là del fiume, in sponda destra del Marecchia, si eleva l'inconfondibile rupe di Majolo, antico e possente castello distrutto si dice dalla giustizia Divina. L'attuale sede del comune si trova a Serra di Maiolo, posto sulla provinciale che collega Novafeltria con Madonna di Pugliano (indicazioni Urbino).
Proseguiamo sulla statale verso monte, e poco prima di giungere alla frazione Ponte Messa, per raggiungere il prossimo comune della valle Sant'Agata Feltria, occorre prendere deviazione sulla destra e, senza tralasciare una sosta all'interessante frazione di Petrella Guidi, superare Monte Benedetto.

Riguadagniamo il corso del Marecchia per portarci a Pennabilli, cittadina ai piedi del monte Carpegna, carica di storia, nata dall'unione dei due antichi castelli costruiti su due picchi adiacenti, Penna sul Roccione e Billi sul Rupe.

Fra poco il Marecchia riceverà l'importante affluente di sinistra Senatello, risaliamo il suo corso per l'ultima deviazione e in circa 10 Km raggiungiamo Casteldelci.

valmarecchia
Marecchia

Torniamo alla statale Marecchiese e puntiamo ora decisamente verso monte, superando velocemente le frazioni di Ca' Raffaello e Molino di Bascio, e poco dopo entriamo in Toscana. Pochi chilometri ci dividono dall'ultimo comune della valle Badia Tedalda (provincia di Arezzo) centro turistico montano alle pendici del gruppo montuoso dell'Alpe della Luna, crinale Appenninico principale.

Superata Badia, dopo circa 8 chilometri, volendo seguire il corso del Marecchia occorre lasciare la statale e dirigersi verso Balze, raggiunta la frazione Pratieghi proseguire su sentiero per il Monte Zucca (mt. 1258).
In alternativa seguendo la statale si raggiunge (3,5 Km dal bivio per Balze) il passo di Viamaggio (Mt. 983) porta naturale che immette nella Toscana Valtiberina.

Passo Viamaggio
Passo Viamaggio