SPECIALITA' ROMAGNOLE

Piadina

PIADINASimbolo della Romagna, disco alto da pochi millimetri fino ad un centimetro (varia a seconda delle zone), l'impasto è ottenuto con farina di grano, acqua o latte, strutto, sale e bicarbonato.
Cotta da ambo i lati sul testo o teglia, piastra rotonda in pietra di origine refrattaria o in terracotta.
Di sapore "neutro" si abbina a qualsiasi cibo, ma rende il meglio di se stessa con affettati e formaggi freschi.

Risale al 1371 il primo documento storico conosciuto che parla della “Piada”. Il termine si trova nella descrizione della Romagna compilata dal Cardinale Angelico, nella quale tra i tributi che la città di Modigliana doveva pagare alla Camera Apostolica figuravano 2 “Piade”.

Ingredienti - dose per 5 piadine - 500 gr di farina 00 - 220 gr di acqua - 80 gr di strutto oppure 80 ml di olio extravergine - 10 gr di sale - 10 gr di lievito istantaneo per torte salate (oppure bicarbonato)

Versare la farina a fontana sulla spianatoia, al centro mettere lo strutto a pezzetti, il lievito e il sale. Impastare con acqua tiepida fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Lasciare lievitare l'impasto coperto per circa 40 minuti, poi dividere in palline da 150 gr circa e stenderle col matterello formando dei cerchi di pasta spessi circa.
Cuocere in una padella antiaderente oppure una piastra liscia oppure un testo o pietra refrattaria ben calda, fuoco moderato per circa 2 minuti, rigirando e punzecchiando con una forchetta.

Tortelli sulla lastra

tortelliPiatto povero tipico della zona collinare e montana della Romagna.
Di forma quadrata cm. 12X12 circa, alto circa 1 centimetro, veniva cotto su lastre di arenaria e da questo ne deriva il nome.
Oggi viene cotto sul testo (teglia per la piadina) oppure direttamente sulla stufa.
Ingredienti per la sfoglia: 1 kg di farina di grano tenero, acqua, sale.
Per il ripieno (compenso): 1 kg di patate, 200 g di lardo, 2 uova, sale e pepe q. b.
In alcune zone si aggiunge la zucca in parti uguali alle patate.
Dopo aver tirato la sfoglia che deve risultare sottile, stendere in modo uniforme il compenso su metà della sfoglia e ripiegare su di essa l'altra metà, sigillando i bordi con la rotella. Tagliare i quadrotti avendo cura di chiudere bene i bordi, e cuocere sulla lastra ben calda avendo cura di girarli fin quando il tortello risulterà leggermente bruciacchiato.

Bartolaccio

bortolaccioTortello ripieno di patate bollite, pancetta di maiale, grana e pecorino, che viene cotto alla piastra.
Tipico della zona di Tredozio che dedica a questa specialità una sagra la prima e la seconda domenica di novembre di ogni anno .

Ingredienti per la sfoglia: 1 Kg farina di grano tenero, acqua, sale, lievito di birra.
Per il ripieno (compenso): 1 kg di patate, 100 g di pancetta, 100 g di formaggio grattugiato, sale e pepe q. b.
In alternativa alle patate si può utilizzare la zucca.

Basotti

basottiPrimo piatto tipico della zona di Bagno di Romagna.
Impastare e tirare una sfoglia (farina acqua e uova) e tagliarla a striscie sottili (taglioglini).
Ungete una teglia da forno con il burro.
Disporre uno strato di tagliolini crudi, ricoprire con pecorino tritato e fiocchetti di burro, ripetendo gli strati sino a esaurimento degli ingredienti.
Cospargere con abbondante formaggio e ricoprire abbondantemente con brodo caldo di carne.
Infornare a 150° per mezz’ora e comunque fino al completo assorbimento del brodo.
A fine cottura la superficie dei basotti dovrà essere formata una crosta dorata.
Tagliare a rettangoli e servire ben caldi.

Mora Romagnola

moraromagnolaMaiale di razza del versante nord dell'Appennino, di carnagione scura, longilineo, occhi a mandorla.
Carne dal colorito roseo, fine venatura e alto potere nutrizionale.
La produzione si concentra nelle zone collinari e montane delle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e parte della provincia di Pesaro-Urbino.
Il nome deriva dal colore del suo mantello, marrone scuro tendente al nero.
Di crescita lenta, agli inizi degli anni 90 ha rischiato l'estinzione causa il diffondersi di altre razze non autoctone.
Inserito tra i presidi Slow Food.

Vitelloni di Razza Romagnola

vitelliVitelli probabilmente di origine Longobarda, dal mantello grigio chiaro tendente al bianco, caratterizzati da corna abbastanza lunghe e appuntite a forma di mezzaluna nei maschi e di lira nelle femmine.
Dotate di arti possenti e masse muscolari molto sviluppate.
La razza Romagnola è una delle poche che ha ottenuto il marchio di qualità Igp per carni bovine fresche allevate e macellate nella zona tipica di produzione.
Il capo viene macellato all'età di 12-24 mesi e presenta un peso medio di 700 Kg per i maschi e 500 Kg per le femmine.
La zona di allevamento è limitata alle provincie di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre ai comuni della Provincia di Firenze che ricadono geograficamente nell'alto appennino Romagnolo (Firenzuola, Marradi e Palazzuolo).
Nelle Marche l'allevamento è circoscritto ad alcuni comuni della Provincia di Pesaro e Urbino (Montefeltro)

Albicocche

albicocca

Di origini antiche e ottima qualità la coltivazione nella zona del Santerno, principalmente nel comune di Casalfiumanese che a questo frutto ha dedicato anche una sagra.
Tipiche della zona la Reale di Imola e la Bella di Imola.

 

Castagne - Marroni

castagneTutta la parte "alta" della Romagna ha zone coltivate a castagno, il frutto di questo albero, detto anche il "pane dei poveri" per anni ha dato sostentamento alle popolazioni della montagna.
Fra le coltivazioni più rinomate si ricordano:
Il marrone di Castel del Rio, certificato Igp, di dimensioni maggiori rispetto alla comune castagna, ben riconoscibile anche per la facilità con la quale può essere sbucciato.
Il marrone di Casola Valsenio, di gusto decisamente dolce.
Il marrone di Marradi e di Palazzuolo, il dolce MARRONE DEL MUGELLO IGP, una delle qualità più pregiate.

 

Pera Volpina e Volpona

pera volpinaPiccole varietà di pera reperibili principalmente nei pressi di Brisighella che dedica a questo frutto una sagra autunnale.
Frutto di pezzatura molto piccola, principalmente viene consumato dopo cottura a bagno nel vino e con abbondante zucchero
.

 

Pera cocomerina

cocomerina

Piccolo frutto di forma ovoidale, con polpa di colore rosso, molto profumata a maturazione, con vago profumo moscato e di sorbe.
Frutto "dimenticato" la zona di produzione è limitata all'alta valle del Tevere e più precisamente in località Ville di Montecoronaro.

 

Il Raviggiolo

raviggiolo

Formaggio tipico delle zone appenniniche, generalmente presentato in un canestro ricoperto di felci.
A pasta bianca, tenera, leggermente burroso e dal sapore delicato.
Di forma circolare, altezza fra i 2 e i 4 centimetri, viene prodotto utilizzando latte di vaccino crudo, oppure latte di pecora.
Si conserva al massimo quattro o cinque giorni e la produzione è limitata ai mesi compresi fra ottobre e marzo.

Squaquerone

E' fra i formaggi freschi più conosciuti e comuni della Romagna.
Formaggio vaccino a pasta molle, di forma non ben definita.
Di sapore leggermente acidulo, ricorda il gusto del latte.
Si presta egregiamente ad essere abbinato con rucola e piadina romagnola.
Ottimo anche abbinato con fichi caramellati o miele di acacia.

Formaggio di fossa

fossaFormaggio di latte intero ovino, oppure con aggiunta di latte intero vaccino caseificato con o senza pastorizzazione.
Forme di peso minimo 600 gr. e massimo 1,800 Kg, maturate per almeno 30 giorni, e successivamente "infossato" per almeno 80-100 giorni.
Si caratterizza per un elevato contenuto proteico, buon equilibrio di sostanze grasse e sali minerali, facilmente digeribile. Contiene elevate concentrazioni di fermenti lattici vivi.
Di sapore piccante deciso, si può degustare da solo, oppure in abbinamento con miele, confetture di frutta o aceto balsamico.
Il nome deriva dalla antica tecnica dell'infossatuara

Olio

Numerose le zone collinari dedicate alla coltivazione dell'olivo.
Fra i migliori oliveti selezionati si ricordano:
L'olio extra vergine di olive di Brisighella - marchio DOP - di colore verde smeraldo con riflessi dorati - (oliveti localizzati nelle valli del Senio e del Lamone)
L'olio extra vergine di Romagna - marchio DOP - di colore verde e giallo oro, coltivato nelle zone collinare delle province di Rimini e Forlì-Cesena.

Scalogno

Bulbo con caratteristiche che ricordano la cipolla, l'aglio e il porro.
Caratteristica forma a fiaschetta, colore bianco-violaceo, aroma e gusto molto particolari.
Si consuma crudo oppure sott'aceto, ed anche come condimento per la pasta.
Ha ottenuto il riconoscimento europeo IGP (Indicazione Geografica Protetta)

Saba

Salsa densa di colore scuro ottenuta dalla bollitura del mosto d'uva.
Si abbina a formaggi saporiti e viene utilizzata come condimento per ceci, castagne, fagioli, bolliti e verdure.

Savor

Composta di frutta dal sapore leggermente aspro, ottenuta dalla bollitura del mosto d'uva assieme a bucce di anguria o melone seccate, carote, polpa di zucca, bucce di agrumi, frutta secca, pinoli o noci e altra frutta di stagione.
Si consuma con pane, piadine, oppure utilizzata nella preparazione di dolci o crostate o come ripieno di tortelli.

Torta di Brisighella

torta


Dolce tipico di Brisighella nato nella pasticceria Oriani nei primi anni del 1970, da un'accurata ricerca dei prodotti locali amalgamati fra loro per esalterne il sapore.
Ricotta fresca, mandorle, zucchero, uova e tagliolini di pasta fresca fatti a mano

 

Focaccia di Bagno di Romagna

focaccia

Dolce Pasquale della tradizione di Bagno di Romagna, a base di farina uova e zucchero.
La sua tipicità deriva dalla mancanza nella sua preparazione di lieviti.
La tecnica di lavorazione tramandata da oltre 200 anni viene tenuta gelosamente segreta.
Forma cilindrica di 15/18 cm. di altezza, crosta croccante e sottile, interno soffice.

 

Bustrengo (Bustreng)

bustreng
Dolce tipico delle colline cesenati, in particolare della zona di Borghi che a questo alimento ha dedicato una sagra.
Torta i cui ingredienti sono tenuti gelosamente segreti.
Si conosce l'uso di farina bianca e gialla, di frutta secca, miele, scorza di limone, arance, latte, uova, burro e vino.

Mandorlato al cioccolato

mandorlatoAntica specialità modiglianese deve la sua origine al pasticcere Assirelli, cittadino di provenienza dovadolese, che iniziò la sua produzione nell'800.
Il dolce al cioccolato o Mandorlato al cioccolato di Modigliana, ha come ingredienti il cacao in polvere,  mandorle, scorze di arancio e una speziatura che ricorda molti dolci della tradizione, come il panforte senese, il panpepato di Chianciano terme o il panpapato ferrarese... Pur essendo "parente" prossimo dei suddetti dolci, si distingue per gusto e consistenza".
La ricetta viene tramandata solo oralmente.

Albana

Vino bianco tipico delle terre di Romagna, di colore giallo paglierino , lo si ritrova nelle tipologie secco, amabile, dolce passito e passito riserva.
Il vitigno ha ottenuto nel 1987 il marchio Docg.
Il secco risulta asciutto e tannico ed è indicato con carni bianche e formaggi, l'amabile e dolce è consigliato con pasticceria da forno.
Il passito pur abbinandosi bene a frutta e dolci, ben si adatta anche ai formaggi piccanti come ad esempio il formaggio di fossa.

Sangiovese

Vino rosso rubino con accenti violacei, sviluppa un profumo che ricorda vagamente le viole.
Retrogusto amarognolo, si adatta ad antipasti saporiti, arrosti, cacciagione e grigliate.

Trebbiano

Colore giallo tenue, profumo delicato e sapore asciutto, consigliato in abbinamento con antipasti delicati e formaggi freschi.
Utilizzato anche come aperitivo.

Pagadebit

Vino bianco, sapore asciutto e delicato, profumo caratteristico che ricorda il biancospino.
Si abbina a minestre in brodo, verdure e crostacei.

 

Cagnina

Vino di colore rosso violaceo, dolce e corposo, leggermente acidulo.
Si accompagna a pasticceria secca e caldarroste.